Il codice della leadership del governatore della Lombardia Attilio Fontana

4 / 2019     RU / ITA
Il codice della leadership del governatore della Lombardia Attilio Fontana
Attilio Fontana, Francesco Sansone
Il giornale LEADERSTODAY ha parlato con il governatore della Lombardia Attilio Fontana e ha scoperto i segreti del suo stile nella gestione europea e le regole dello sviluppo dell’economia regionale indirizzata verso il livello mondiale.

La regione Lombardia e’ una tra le più ricche regioni dell’UE, a Milano si trovano più di 750 mila imprese e le sedi centrali delle imprese internazionali e di quelle italiani. La Lombardia è un importante centro logistico ed industriale dell’Europa. E’ anche uno tra i più attraenti centri nel mondo per il business. La regione di Novosibirsk anche come Lombardia rappresenta una parte notevole nella economia del paese e occupa il terzo posto nella classifica della popolazione russa. Nonostante abbia caratteristiche economiche più modeste rispetto alla Lombardia la potenzialità dello sviluppo nella regione di Novosibirsk attira l’attenzione degli investitori europei.

1. Circondarsi delle persone giuste

Suppongo che non ci sia un ruolo cosi importante come quello della regione. La Lombardia, è indubbiamente diversa da tutta l’Italia e anche dall’Europa. Per essere il suo governatore, è necessaria una comprensione chiara dei motivi e degli scopi dei progetti futuri. Altrimenti, può succedere come a Roma, dove la gente è più spinta a guardare il dito che non la luna. Sono convinto che in quel posto specifico (di governatore) sarebbe meglio utilizzare il modello con un uomo solo al comando piuttosto che non un gruppo di persone, ma oggi, nel nostro tempo non e’ possibile. La garanzia della gestione complessiva è quella di avere una squadra forte, con persone di cui ci si fida, dotate di competenze specifiche, insieme alle quali cercare di dare una risposta alle problematiche di ogni giorno.

2. Prevedere il futuro ed investire nei progetti fruttuosi

La regione Lombardia potrebbe essere anche la prima nel mondo, se non ci fosse la burocrazia romana. Noi prevediamo il futuro meglio che a Roma, crediamo nell'innovazione, nella ricerca, nella formazione e nello sviluppo delle infrastrutture. Investiamo nelle piccole, nelle medie e nelle grandi imprese, che sono la versa forza di questa regione. Il governo (centrale) deve aiutare chi produce ricchezza e sviluppa imprenditorialità e non chi lo porta indietro.

3. Non ergersi sui propri dipendenti e collaboratori

Non credo che il leader possa essere meglio del suo vicino, che gli sta a fianco. Il mio unico vero merito è quello di essermi circondato di persone più brave di me, che, quindi, riescono ad arricchirmi, a darmi delle risposte, magari su quesiti ai quali non saprei dare una risposta da solo. Sono convinto che la collaborazione ed il lavoro di gruppo siano l’unico mezzo per poter affrontare le complessità di questo periodo storico. Può succedere anche che in qualche caso si sbagli nella scelta delle persone, ma il risultato del lavoro in gruppo sarà sempre posititvo e sarà al livello necessario.

4. Combinare laboriostia’ e creativita’ in lavoro

La Lombardia e' una regione particolare anche perche la sua gente ha un approccio particolare al lavoro, quasi calvinistica. Oltre che una grande capacità lavorativa, i locali sono molto creativi. Nell’ Unione Sovietica c’erano gli «stakhanovtsi», e qua noi abbiamo i lombardi. Loro uniscono semplicemente quello «stakhanovismo» e la loro creativita' del lavoro.
Lombardo non è quello che è' nato qua ma quello che ha assorbito in se stesso il nostro stile di vita, chi non ha paura dei problemi e non si lamenta non fugge davanti agli ostacoli, non piange e non cerca l’aiuto degli altri, ma cerca di contribuire con le proprie forze e capacità per risolvere i problemi. Vi assicuro che ho incontrato un gran numero di queste persone.

5. Cercare delle nuove opportunita’ e non lamentarsi delle circostanze

In Lombardia c'è grande potenzialità. Non avete idea di quello che si trova nelle valli più sperdute del bresciano, della bergamasca, in zone dove si penserebbe di trovare una malga, in realtà si trovano delle realtà imprenditoriali incredibili, dallo sviluppo tecnologico assoluto. Mi ricordo in un grandissimo Big Data che ho trovato in provincia di Cremona, una struttura di una tecnologia assolutamente all’avanguardia, con intorno i trattori che aravano i campi. Vi rendete conto che contrasto?
Mi piace gestire questa regione perché, in Lombardia, esiste sempre la possibilita' di realizzare qualsiasi idea. Senza giustificarsi del fatto che lo Stato non manda i soldi o che Roma non si lascia amministrare. Se avessimo meno vincoli, andremmo meglio, ma abbiamo tutte le possibilita' per andare avanti e lo dobbiamo al fatto che i lombardi, che abitano in questa terra, riescono a dare qualcosa assolutamente incredibile.

6. Ascoltare tutti ma decidere in un modo autonomo e indipendente

Non ho mai avuto esperienze di carattere centrale, non sono mai stato onorevole, parlamentare. Credo che per poter dare le migliori risposte si debba essere vicini ai problemi, si debbano percepire i problemi, si debba poter parlare con la gente e respirare le problematiche e le difficoltà che le persone ti vogliono esprimere. Parlo spesso con la gente e ho incontrato delle persone che qualche volta mi hanno fatto perdere tempo. Però piu spesso vedo quelli che mi possono dare un altra visione dei problemi, e magari fornirmi delle soluzioni che non avrei mai pensato da solo. Il governatore deve costruire dei buoni rapporti con la gente. Io sono sempre pronto ad ascoltare un altra opinione e sono sempre aperto per tutti, però sono io che decido come e cosa fare, perche è il compito che mi sono assunto e che la gente mi ha dato come mandato per la mia principale attività.

7. Semplificare ciт che si puт e sempre cercare compromesso

Parlare di Leadership non è la giusta definizione, che posso dare di me stesso. Mi piace di più il ruolo di ri-conciliatore, quello di cercare il compromesso tra la gente semplice e l'`Amministrazione regionale. In Italia perdiamo tanto tempo per il problema della burocrazia e questo contribuisce a farci perdere tanti punti di PIL. Per mitigare le sue conseguenze noi cerchiamo di semplificare le pratiche, almeno al livello regionale, ma non è facile. Da quando sono stato nominato io ho istituito una serie di commissioni che si occupano dei singoli comparti e che, ascoltando le singole associazioni di categoria, le associazioni imprenditoriali, cercano di evidenziare le maggiori perdite di tempo e insieme si tenta di superarle creando delle procedure che siano un pochino più semplici.

8. Ragionare in un modo globale per uscire dai vincoli della grigia burocrazia

Non è accettabile che in un paese evoluto come il nostro, che vuole essere uno dei principali paesi manifatturieri imprenditoriali del mondo, ci sia un codice degli appalti che, per dare il via libera ad un’opera pubblica necessita di due anni e mezzo-tre dal momento in cui è stato deciso di realizzarla.
Noi abbiamo deciso di costruire l’autostrada che unisce Cremona a Mantova, un’opera pubblica importante perché per la Regione comporta più di 500 milioni di investimento, più una parte dedicata al privato. Tenendo conto di tutti i vincoli ambientali, delle sovrintendenze, i vincoli della V. I.A, della VAS, ecc., se nessuno farà ricorso contro uno di questi provvedimenti, noi saremo pronti per iniziare i lavori di questo cantiere fra tre anni. Se nessuno non ci contraddice, è molto probabile che io faccia fatica a vedere l’inizio del cantiere di un’opera che ho deciso di fare tre-quattro mesi fa. Per cambiare la situazione e' necessario pensare al livello nazionale. Poi c’è tutto un altro discorso molto importante sull’autonomia, magari sarà oggetto di una domanda che mi farete sicuramente o me la farò io.