l’Italia, come tutta l’Europa cresce pochissimo. Pero la potenzialità di sviluppo al livello locale (Napoli e Siberia) è grandissima

8 / 2019     RU / ITA
l’Italia, come tutta l’Europa cresce pochissimo. Pero la potenzialità di sviluppo al livello locale (Napoli e Siberia) è grandissima
Vito Grassi Il Predidente del Unione Industriale di Napoli, Francesco Sansone, Fondatore & CEO di VALORE
Mentre L’Unione Europea sta inventando le nuove sanzioni verso la Russia, il business Europeo sta perdendo i profitti per i motivi della politica stessa e cerca di recuperare le relazioni con la Russia, che furono costruiti da anni.

LT: Lei fa capo del Unione Industriale di Napoli, che unisce I piu importante attivita’ del Sud di Italia e sa I problemi contemporanei di loro. Ci racconti come si sente il business italiano nel suo paese e al’estero? Se ci sono qualchi problemi o al contrario le tendenze della crescita? Che influisce su quello fatto: politica o semplicemente la situazione economica? Ci puo dare qualche dati, numeri?

Vito Grassi: Il prodotto interno lordo italiano crescerà nel 2019, se crescerà, di appena qualche decimale di punto. Nel Sud in particolare, siamo ancora lontani dai livelli produttivi degli anni precedenti la lunga recessione. L’Italia cresce pochissimo in un’Europa che cresce poco. Incidono sia fattori economici che politici, come il neo-protezionismo e le tensioni internazionali.

Quali sono i settori di business piu’ sviluppati in Italia, soprattutto nelle regioni del sud. In quali settori l’Italia del Sud puo’ fare concorrenza a livello mondiale? Quali sono possibilita’ uniche e tipiche della vostra regione? Quali sono i settori nei quali investire o intraprendere una collaborazione con partner internazionali?

Il Sud è bellezza naturale e storica, è arte e cultura. La sua naturale vocazione turistica in questi ultimi anni, soprattutto in Campania, trova riscontro in un forte incremento dei flussi di visitatori. Ma il Mezzogiorno, in particolar modo in regioni come Campania e Puglia, ha anche un importantissimo patrimonio produttivo manifatturiero. Dall’Industria Aerospaziale all’Automotive, dal Sistema Moda all’Agroalimentare. Negli ultimi anni, inoltre, Napoli ha fatto passi in avanti straordinari nelle tecnologie digitali. E’ stato creato, grazie all’impegno di Istituzioni e Università, il più importante polo europeo della formazione per il mobile. In questi e altri settori ci sono molte interessanti prospettive di investimento anche per partner internazionali. Napoli e la Campania forniscono un grandissimo contributo alla diffusione del Made in Italy nel mondo.

Come va la situazione con lo sviluppo imprenditoriale con I business partner russi? Quali direzioni sono piu interessanti per voi nel ambito delle relazioni italo-russi?

L’interscambio tra Italia e Russia è molto articolato. Tra i tanti settori di interesse, figurano agroindustria, materiali di costruzione, automotive, chimica-plastica, farmaceutico-medicale, macchine utensili, metallurgia, logistica, macchine lavorazione legno, aerospazio, trasporti e infrastrutture, alberghi e centri termali, oil&gas. Malgrado una grande tradizione di relazioni, anche culturali, i rapporti economici tra Napoli e Russia sono ancora sottodimensionati rispetto alle effettive potenzialità. L’Unione Industriali Napoli sta con sempre più determinazione assistendo e affiancando le imprese del territorio, con l’obiettivo di assicurare il potenziamento dei loro livelli di internazionalizzazione e la ricerca di nuovi mercati.

Ci sono tra i vostri soci quelle aziende che sono interessati a sviluppare le relazioni imprenditoriali con business russo?

Finora hanno evidenziato maggiore interesse soprattutto le imprese produttrici di articoli di abbigliamento, ma, come accennavo, lo spazio per aumentare gli scambi c’è ed è considerevole, ben oltre i confini di un singolo comparto.

Quali sono gli ostacoli che i vostri imprenditori incontrano mentre fanno business con la Russia?

Molte nostre imprese sono di piccola dimensione. Ma organizzandosi in rete, avvalendosi delle nuove tecnologie, possiamo superare questo ostacolo che spesso ha condizionato le prospettive di sviluppo dei rapporti produttivi e commerciali non solo con la Russia ma anche con altri Paesi.

Puo essere attraente per voi di creare una produzione sul territorio russo? Cosa potrebbe essere? Che cosa si puo’ fare per raggiungere quel obiettivo?

Certamente. Sono tanti i settori produttivi dove questa evoluzione è possibile. Per agevolarla, dobbiamo favorire le partnership. Promuovere periodiche occasioni di incontro. Utilizzare sempre più internet per favorire la reciproca conoscenza delle aziende. E’ il presupposto per l’avvio di produzioni congiunte sul territorio russo.

Avete un’ esperienza positiva della collaborazione con gli imprenditori russi? In che settore e come vanno le cose adesso?

Ci sono stati in passato rapporti molto positivi tra imprenditori dei due Paesi, anche tra imprenditori napoletani e imprenditori russi. Attualmente, come accennato, l’interscambio Napoli-Russia è ancora limitato, ma ci sono le condizioni per incrementarlo.

Quali possibilita’ di svolgere attivita’ in Russia potete immaginare? E’ possibilie di svolgerla nella situazione contemporanea, tentendo conto che gli sanzioni dell’UE e degli Stati Uniti verso la Russia ancora sono attvi?

Immaginiamo di poter agire in ogni settore presidiato dalle nostre imprese. In Campania sono tanti. Il nostro auspicio è che i rapporti internazionali si evolvano in maniera positiva, così da cancellare le sanzioni attualmente vigenti.

E’ probabile che la regione Siberiana puo’ essere interessante per voi? Cosa sapete della Siberia?

Sappiamo che vi sono settori produttivi, come il metalmeccanico, il chimico, l’alimentare, il comparto del legno, per citarne solo alcuni, in cui anche l’impresa napoletana ha grandi tradizioni e realtà d’eccellenza. Almeno sulla carta, dunque, esistono prospettive interessanti per creare business sull’asse Napoli-Siberia.

Novosibirsk e’ un centro industriale importante della Siberia. Qua ci sono circa 20% di imprese di costruzione meccanica. Cosa pensa Lei, Napoli e Novosibirsk possono cominciare a svolgere un’attivita’ in quello settore?

Per i motivi che ho indicato, penso di sì. Possiamo promuovere una iniziativa per approfondire queste possibilità, aumentando i nostri livelli di informazione e mettendo in contatto operatori economici delle due località attivi nel settore dell’industria meccanica.

Raccontaci anche della Sua famiglia e del business che Le ha lasciato il Suo padre. Quale e’ la storia dello Vostro sviluppo imprenditoriale? Quale e’ il segretto di tale fortuna?

Mio padre Lucio fondò la Graded, un’azienda di installazione di impianti che presto divento una delle principali realtà attive nel nostro territorio. Dal 2005 abbiamo dati vita alla Grastim, una energy service company che costruisce e gestisce impianti di cogenerazione ad alta efficienza energetica per il mercato dell’industria manifatturiera in Italia e in diversi altri Paesi come Gran Bretagna, Germania, Spagna, Portogallo, Romania e Stati Uniti. Siamo inoltre fortemente impegnati nella digitalizzazione dei processi produttivi, siamo entrati da tempo nella dimensione 4.0. Il segreto è lavorare sodo ma anche contemperare gli interessi di ciascuno: l’armonia tra imprenditori, manager e collaboratori ad ogni livello è la precondizione per il miglior successo di un’impresa.