Le regole dell’educazione finanziaria dei banchieri italiani

1 / 2020     RU / ITA
Le regole dell’educazione finanziaria dei banchieri italiani
Джузеппе Гизольфи вице-президент Европейской ассоциации сберегательных банков, Советник Международной ассоциации сберегательных банков и Национального совета по вопросам экономики и труда Италии
Una sintesi mensile del libro «Lessico finanziario» di Giuseppe Ghisolfi, un famoso giornalista e banchiere italiano (continuazione).

«E’ un dizionariocon le voci più utilizzatedalla finanza. Ognitermine ha per autoreun personaggio particolarmente qualificato.Ho scelto tra professori, banchieri, avvocati, professionisti,storici ed economistitra i più preparatiche io conosca. Credo che si tratti di un’operaveramente importantema soprattutto utilein questi tempi doveanche se non ti occupidi economia, leisi occupa di Te».

Una sintesi mensile del libro «Lessico finanziario» di Giuseppe Ghisolfi, un famoso banchiere e scrittore italiano sarà pubblicato mensilmente dalla nostra rivista con il gentile permesso dell’autore.
Il nome di Beppe Ghisolfi viene alla luce ed appare nelle librerie italiane tra i volumi di economia e finanza. Grazie alla sua esperienza nel giornalismo, l’autore è riuscito a rendere queste tematiche molto interessanti ed avvincenti. L’attività principale di Beppe Ghisolfi è quella Vice Presidente Gruppo Europeo Casse di Risparmio e Consigliere WBSI (Associazione Mondiale delle Casse di Risparmio) e del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro). Il libro piacerà a qualsiasi persona anche se non interessata ai temi finanziari e sicuramente diventerà un suo entusiasta lettore.

ANSA (Agenzia Nazionale Stampa Associata)

Andrea D’Ortenzio, Capo Servizio Economia dell’ANSA «Fondata nel gennaio 1945 a Roma per fornire informazioni nell’Italia liberata dagli Alleati, l’Ansa è la prima agenzia di stampa italiana e una delle principali al mondo. La sua prima notizia, scritta il 15 gennaio 1945, fu quella dell’attacco aereo alleato su Berlino.
Come all’atto della sua nascita, non è controllata dal Governo ma è una cooperativa i cui Soci sono i principali gruppi editoriali italiani. Così vollero i fondatori, esponenti delle principali forze politiche della Resistenza, per segnare la differenza rispetto all’Agenzia Stefani controllata dal Governo della Repubblica Sociale al Nord.
L’attuale Presidente è Giulio Anselmi, giornalista di lungo corso, mentre il Direttore è Luigi Contu. La sua sede principale è a Roma, in via della Dataria, a pochi passi dal Quirinale.
Grazie agli uffici di corrispondenza in tutte le regioni italiani e in molti paesi del mondo e alla partnership con media internazionali, assicura una copertura completa e aggiornata degli avvenimenti italiani ed esteri. ANSA fornisce ogni giorno oltre 3.500 notizie, 60 video e più di 1.700 foto dall’Italia e dal mondo, 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno.
In questi anni grazie ai suoi valori di indipendenza, affidabilità, tempestività, ha mantenuto il ruolo di fonte principale di notizie per tutti i mezzi di informazione (quotidiani, tv radio, siti ecc…) e su tutti gli argomenti, dalla cronaca, all’economia, dallo spettacolo allo sport e agli esteri. Le notizie ANSA spesso costituiscono la base degli articoli o servizi dei media e assicurano voce alle forze politiche, sindacali, alla pubblica amministrazione e ai diversi attori della società italiana.
Le notizie sono accessibili dietro abbonamento su tutti i canali informativi, dai media tradizionali al web, dalla telefonia mobile ai tablet, mentre una loro selezione è presente «in chiaro» sulla pagina internet, che si situa fra i primi posti per numero di visitatori e contatti in Italia.
Lo stile ANSA è volutamente asciutto, diretto ed essenziale per condensare in poche righe tutti i principali aspetti della notizia. Sono previsti poi anche approfondimenti, focus e interviste di dimensione maggiori oltre alla produzione di video.
Nello sterminato archivio dell’agenzia di questi 72 an- ni di vita vanno ricordate, a titolo di esempio, le notizie sull’alluvione di Firenze di cui l’allora Presidente Saragat venne a sapere tramite l’agenzia, sui primi documenti delle Brigate Rosse o delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, date in anteprima grazie alla conoscenza del latino della giornalista.
Lo stile ANSA è volutamente asciutto, diretto ed essenziale per condensare in poche righe tutti i principali aspetti della notizia».

Anatocismo

Gianfranco Torriero, Vice Direttore Generale dell”ABI, «Associazione Bancaria Italiana»«Per anatocismo si intende la produzione degli interessi sugli interessi già maturati e scaduti su una certa somma dovuta. In sostanza, gli interessi scaduti, se non pagati, vanno a sommarsi al capitale dovuto producendo a loro volta ulteriori interessi.
In Italia il codice civile prevede che «… gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti per almeno sei mesi».
Il legislatore italiano è intervenuto più volte per regolamentare l’applicazione degli interessi maturati sul conto corrente, tenuto conto che nel conto corrente bancario è consentito al cliente di evitare pagamenti per cassa. Il conto corrente bancario svolge infatti per il cliente proprio una funzione di «cassa», che questi utilizza per fare e per ricevere tutti i pagamenti.
In particolare, i rapporti economici derivanti dall’utilizzo dell’apertura di credito (addebiti delle somme usufruite dal cliente, versamenti per ripristino della disponibilità) sono regolati mediante addebiti/accrediti sul predetto conto corrente bancario. Anche il regolamento degli interessi e delle spese inerenti il finanziamento avviene usualmente con addebito sul conto corrente bancario.
Con l’addebito in conto corrente si produce pertanto l’effetto economico del rimborso di quanto utilizzato dal cliente per l’apertura di credito, nonché il regolamento degli oneri del finanziamento stesso. In sostanza, anziché pagare per cassa gli interessi e le spese del finanziamento, il «pagamento» degli stessi si produce con l’addebito in conto.
In genere nei Paesi occidentali, proprio per il fatto che l’addebito in conto è una forma di pagamento, quando si verifica la chiusura o liquidazione periodica del conto pattuita tra le parti (generalmente con cadenza trimestrale), gli interessi non pagati per cassa si vanno a cumulare all’indebitamento.
L’attuale normativa nazionale in materia di produzione degli interessi nelle operazioni bancarie di raccolta del risparmio e di esercizio del credito prevede specifi- catamente per le aperture di credito in conto corrente e per gli sconfinamenti* che:
 • gli interessi passivi, cioè quelli che deve pagare il debitore, calcolati al 31 dicembre sono esigibili dal- la banca il 1° marzo dell’anno successivo a quello in cui sono maturati. Al cliente deve essere comunque assicurato un periodo di 30 giorni dal momento in cui riceve la comunicazione in merito agli interessi debitori maturati prima che tali interessi divengano esigibili;
 • gli interessi debitori maturati sono contabilizzati separatamente rispetto al capitale.
Inoltre, la normativa stabilisce diverse modalità per il pagamento degli interessi passivi. In particolare, il cliente può procedere al pagamento:
 • direttamente in contanti o con bonifico da altro conto;
 • attraverso l’addebito sul conto corrente, a seguito di apposita autorizzazione rilasciata, anche preventiva- mente, alla banca;
 • con i fondi in entrata sul conto.

* Lo sconfinamento consiste in uno scoperto di conto corrente (nel caso di conto non affidato) oppure nell’utilizzo di somme aggiuntive rispetto a quelle accordate con l’apertura di credito (il cd extra fido)».