Sulla gestione moderna di città e regioni

Si è svolta l’8 novembre 2021 a Genova la 69 edizione de Il Cenacolo di Valore con Ospite d’onore e keynote speaker Giovanni Toti Presidente della Regione Liguria che è intervenuto sul tema “Lo Spirito d’intrapresa ed il fattore personale”, coordinato da Francesco Sansone Presidente & CEO di Valore. Cenacolo memorabile, alla sua III edizione a Genova. La I edizione si è svolta il 24 ottobre 2018 con Marco Bucci, Sindaco di Genova; la II edizione il 29 ottobre 2019 con Emilio Paolo Signorini, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale: i protagonisti che hanno fatto di Genova un modello per l’Italia.
Tra i partecipanti i vertici di BancoBPM, Confindustria Genova Fratelli Cosulich Group, ERG Spa, EY, FILSE SpA, Helvetia Assicurazioni, MSC Crociere.

Emilio Paolo Signorini,
Presidente Autorità
di Sistema Portuale
del Mar Ligure Occidentale:

«Il modello Genova?
Ritengo abbiano segnato
veramente una tappa
fondamentale per enfatizzare
i valori dell’impresa, della
capacità di guidare una
comunità, una città,
un’azienda dopo tanti
anni che forse mancava
un colpo di reni di questo tipo.
Quando avvenne la grande tragedia
che tutti noi conosciamo,
da lì è partita la capacità di reagire della città
che è stata indubbiamente trainata
da alcune persone sia pubbliche che private;
una che poi è  servita veramente
da esempio per tutta la comunità.
Da questo punto di vista, fondamentale
è stata la capacità di anteporre
di agire insieme per recuperare rispetto,
l’affermazione di posizioni, magari egoistiche, individualiste.
Ma è proprio la capacità di percorrere le strade
insieme come segnale di grande unità.
Più che altro interessi solo privati».

Giovanni Toti,
Presidente
della Regione Liguria:

«È molto importante, ovviamente, il fattore umano in tutte le cose compreso lo spirito d’impresa, ma non solo.
Il nostro paese ha vissuto e forse sta ancora vivendo una crisi del sistema che taluni scambiano per crisi politцica o crisi istituzionale ma non è così.
Il nostro paese ha vissuto e forse sta ancora vivendo una crisi del sistema che taluni scambiano per crisi politica o crisi istituzionale ma non è così.
Il COVID, ovviamente, non ha aiutato tutto ciò ma può aiutare invece quello spirito da dopoguerra e anche il cambio dei parametri per rilanciare ciò che è più importante per la ripresa ovvero l’ascensione sociale, la voglia di intraprendere la voglia di rischiare la voglia di mettersi in gioco e l’emulazione rispetto i migliori modelli; ad esempio modello Genova che ha consentito anche con l’attuale quadro normativo, certamente molto complicato, di mettersi insieme alle pubbliche amministrazioni di questa città con imprese private, di unire le migliori condizioni per raggiungere un’obiettivo: etica di responsabilità e volontà del raggiungimento dello stesso obiettivo.
Questi sono i due temi da cui ripartire per rilanciare il nostro paese».

Marco Bucci,
Sindaco di Genova:

«Siamo qui a Genova, ospiti del Cenacolo
di Valore, per una iniziativa,
brillantemente condotta, iniziata nel 2018.
Nella prima edizione del 2018 facemmo
alcune importanti considerazioni su come
deve essere gestita l’amministrazione
pubblica e ciò che bisogna fare
per l’amministrazione della città.
Con quello che è successo
in questi ultimi anni, col crollo del ponte Morandi,
con la ricostruzione del ponte S. Giorgio,
esecuzione modello a Genova, abbiamo messo
in evidenza quelle considerazioni che qui’ abbiamo
fatto nel Cenacolo molto in anticipo rispetto a quelli
che saranno gli sviluppi dell’attività che l’amministrazione
di una Città e della Regione;
questa sera faremo il punto su tutto
ciò con la consapevolezza che siamo riusciti a compiere questo lavoro. Inoltre stasera metteremo anche le basi per ciò che sarà il prossimo futuro, cinque/dieci anni, ovvero quale sarà il modo con cui dovremmo gestire i fondi del Recovery found che giungeranno.
Grazie al Cenacolo, è un bellissimo lavoro, è una bellissima opportunità».

Il nostro paese ha vissuto e forse sta ancora vivendo una crisi del sistema che taluni scambiano per crisi politцica o crisi istituzionale ma non è così